Rafforzare tuttavia gli strumenti di protezione dei consumatori, ancora scettici di fronte all’acquisto online a causa della scarsa conoscenza dei propri diritti o perché scottati da pregresse pratiche fraudolente poste in essere da sedicenti professionisti, rappresenta la vera sfida all’interno del mercato elettronico europeo.
Occorre precisare come la tutela del consumatore sia regolamentata a livello nazionale dal decreto legislativo n. 206 del 2005, chiamato a integrarsi e coordinarsi con le disposizioni comunitarie in materia, uno strumento che disciplina, tra gli altri, temi di particolare rilevanza come l’applicazione all’interno dei contratti di clausole vessatorie, la definizione di pratica commerciale scorretta, il diritto di recesso, le garanzie nella vendita dei beni di consumo.
I recenti interventi normativi a livello comunitario, recepiti dal nostro ordinamento attraverso il decreto legislativo n. 21 del 2014, hanno previsto infine maggiori carichi in capo al professionista, quali l’obbligo di una completa informazione precontrattuale, da fornire ai consumatori nei contratti negoziati fuori da un locale commerciale o nelle vendite a distanza, hanno esteso il diritto di recesso, ora portato a 14 giorni dalla conclusione del contratto, hanno previsto una maggiore trasparenza delle spese nel caso di acquisto online, hanno imposto, nell’ipotesi di contratto concluso attraverso telefono, la necessità di una successiva conferma scritta.